NEET e decreto incentivi per l’autoimpiego 2025: i dettagli della misura 

NEET è l’acronimo inglese di “Not in Education, Employment or Training” e si riferisce a giovani, tra i 15 e i 29 anni, che non risultano inseriti né a livello occupazionale (non sono dunque impegnati in un’attività lavorativa), né sotto il profilo educativo (non frequentano scuole o università) o formativo (non seguono corsi di aggiornamento professionale, tirocini o stage). 

Questa condizione può essere dovuta alla mancanza di opportunità di lavoro, alle difficoltà di trovare un impiego stabile e continuativo, alla mancanza di fiducia nei confronti del futuro o alla provenienza da contesti sfavorevoli dal punto di vista sociale e/o economico. 

Il fenomeno ha un’incidenza rilevante in Italia (si stimano circa due milioni di giovani in questa condizione) e il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Incentivi Autoimpiego 2025, uno strumento che mette al centro dell’attenzione i giovani disoccupati, considerati appartenenti proprio alla categoria NEET. Il fondo ammonta a 800 milioni di euro, destinato a misure di autoimpiego, avvio di impresa e sostegno alla libera professione. 

Verranno emessi bandi appositi a partire dai primi mesi del prossimo anno, articolati in differenti modalità a seconda di età, luogo di residenza e stato occupazionale. In questo articolo conosceremo tutti i dettagli della misura, chi sarà direttamente interessato dal sostegno e quali saranno i benefici attesi dopo l’entrata in vigore di questo Decreto. 

Gli incentivi autoimpiego e i loro vantaggi   

La struttura degli incentivi autoimpiego prevede contributi a fondo perduto, voucher per la formazione, l’accesso a servizi di consulenza business e finanziamenti agevolati. Una parte dei fondi sarà destinata prioritariamente a giovani cittadini fino a 35 anni, con particolare attenzione proprio ai NEET (non occupati o impegnati in percorsi di formazione e istruzione) e alle aree geografiche caratterizzate da tassi di disoccupazione superiori alla media nazionale. 

Marina Calderone, Ministra del Lavoro, ha puntualizzato che gli incentivi favoriranno l’inserimento lavorativo dei NEET e che l’insieme delle misure prevede percorsi personalizzati di accompagnamento all’impresa, tutoraggio e formazione per l’autoimprenditorialità e non soltanto bonus o sgravi contributivi. Un investimento cospicuo in questa direzione permette di valorizzare persone penalizzate da barriere generazionali e mancanza di strumenti pratici, riducendo il costo sociale della disoccupazione. 

Come funzionano gli incentivi per i NEET 

Il Decreto, in attuazione degli articoli 17 e 19 del Decreto Legge n. 60 del 7 maggio 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 95 del 4 luglio 2024 (decreto Coesione), è rivolto a giovani under 35 in possesso di almeno uno di questi requisiti: 

  • Essere inoccupati, inattivi o disoccupati. 
  • Essere in condizione di marginalità, di discriminazione o di vulnerabilità sociale. 
  • Essere disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori). 

Le risorse finanziarie, di importo complessivo pari a 800 milioni di euro (700 provenienti dal Fondo Sociale Europei Plus e 100 da risorse del PNRR nell’ambito del programma GOL), sono finalizzate all’avvio di determinate attività: 

  • Lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA. 
  • Impresa in forma societaria (nome collettivo, in accomandita semplice – S.a.s., responsabilità limitata, cooperativa) regolarmente iscritta al Registro delle Imprese. 
  • Impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese. 

Il recente provvedimento mira a fornire un sostegno strutturato all’imprenditoria giovanile. L’iniziativa introduce una serie di agevolazioni significative, tra cui percorsi semplificati per l’avvio dell’attività, una riduzione del carico fiscale sui guadagni iniziali e un accesso preferenziale ai finanziamenti derivanti da bandi europei e comunitari.  

Inoltre, gli incentivi per i giovani liberi professionisti comprendono l’attivazione di programmi strutturati di mentorship, condotti da professionisti esperti e la creazione di una rete di incubatori, sia pubblici che privati, essenziali per favorire la crescita, lo sviluppo e la sostenibilità delle nuove attività imprenditoriali. 

Il Decreto Incentivi inaugura l’apertura di specifici bandi di finanziamento a livello regionale e nazionale, mirando a supportare l’occupabilità giovanile e l’autoimpiego. Le domande possono essere presentate tramite una piattaforma ministeriale semplificata, assicurando tempi rapidi di istruttoria e un’efficiente erogazione delle risorse, con una quota rilevante dei fondi stanziata entro sessanta giorni dalla chiusura dei bandi.  

Le spese ammissibili sono ampie e includono l’acquisto di beni strumentali, servizi digitali, consulenza professionale e investimenti in innovazione tecnologica. Un rigoroso monitoraggio da parte di enti terzi garantirà la correttezza e la congruità nell’utilizzo delle risorse pubbliche assegnate. 

I benefici attesi con gli incentivi per i NEET 

L’obiettivo primario è stimolare la creazione di almeno 100.000 nuove iniziative imprenditoriali da parte di under 35 nell’arco di tre anni. Queste misure sono specificamente concepite per rafforzare il tessuto produttivo locale attraverso la creazione diretta di nuovi posti di lavoro.  

Gli incentivi per la libera professione incoraggeranno l’autoimprenditorialità, focalizzandosi in particolare su settori ad alta intensità di conoscenza, quali il digitale, la sostenibilità, l’AI e i servizi culturali. L’iniziativa mira altresì a contenere la fuga dei talenti e a promuovere ecosistemi locali più solidi e resilienti.  

Le proiezioni ministeriali indicano che ogni euro investito in questi incentivi per l’autoimpiego genererà un moltiplicatore economico stimato superiore a due, grazie all’indotto attivato nelle filiere produttive e di servizio. 

Gli incentivi per le imprese che assumono giovani NEET   

Nel 2025 sono previsti specifici sgravi contributivi per le aziende che assumono giovani NEET, con la possibilità di ottenere un esonero contributivo, anche totale, per 24 mesi, in particolare per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate fino al 31 dicembre 2025, con un limite mensile di 650 euro nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna), di 500 euro per tutte le altre regioni, con il requisito che il/la giovane sia iscritto/a al programma GOL e non sia stato occupato con contratto a tempo indeterminato nella propria vita lavorativa. 

L’azienda potrà beneficiare di un esonero contributivo se l’assunzione, o la trasformazione del contratto a tempo indeterminato, comporteranno un incremento occupazionale netto dell’impresa, come comunicato dall’INPS con il messaggio 1935 dello scorso 18 giugno. 

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