Nuovo contratto bancari 2024: aumenti in busta paga e meno ore di lavoro 

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca, Unisin) e Intesa Sanpaolo hanno siglato il nuovo contratto di lavoro che interessa circa 270.000 figure professionali operanti nel settore bancario.  

La precedente versione, scaduta il 31 dicembre 2022, era già stata prorogata più volte, con un negoziato iniziato a luglio dello scorso anno e giunto ad un accordo solo a novembre. 

Il CCNL prevede, tra le tante novità, un aumento della retribuzione, la riduzione dell’orario settimanale e il ripristino della base di calcolo piena del TFR. 

contratto bancari
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Nuovo contratto bancari: gli importi degli aumenti in busta paga 

Il nuovo accordo prevede un aumento medio mensile della retribuzione di 435 euro per lavoratore. L’entità economica del provvedimento, naturalmente, può essere diversa e varia a seconda dell’inquadramento del lavoratore all’interno dell’organizzazione. L’aumento contrattuale verrà erogato in quattro tranche: la prima a dicembre 2023 (57,5% del totale), la seconda a settembre 2024 (23%), la terza a giugno 2025 (11,5%), la quarta a marzo 2026 (8%).  

Nell’arco di nove mesi verrà dunque riconosciuto a lavoratori e lavoratrici delle banche oltre l’80% dell’incremento retributivo previsto dal nuovo contratto. Queste misure inglobano il recupero dell’inflazione e riconoscono le produttività. Nel dettaglio gli aumenti previsti sono i seguenti: 

  • Quadro direttivo 4° livello. Il primo aumento sarà pari a 335,92 euro; il secondo ammonterà a 13,37 euro; il terzo equivarrà a 67,18 euro; il quarto prevede un incremento di 47,03 euro. TOTALE: 584,50 euro. 
  • Quadro direttivo 3° livello. Nell’ordine: 291,88 euro; 116,75 euro; 58,38 euro; 40,86 euro. TOTALE: 507,87 euro. 
  • Quadro direttivo 2° livello. Nell’ordine: 277,07 euro; 110,83 euro; 55,41 euro; 38,79 euro. TOTALE: 482,10 euro. 
  • Quadro direttivo 1° livello. Nell’ordine: 264,07 euro; 105,63 euro; 52,81 euro; 36,97 euro. TOTALE: 459,48 euro. 
  • 3a area professionale 4° livello. Nell’ordine: 250,00 euro; 100,00 euro; 50,00 euro; 35,00 euro. TOTALE: 435,00 euro. 
  • 3a area professionale 3° livello. Nell’ordine: 215,68 euro; 86,27 euro; 43,14 euro; 30,20 euro. TOTALE: 375,29 euro. 
  • 3a area professionale 2° livello. Nell’ordine: 203,75 euro; 81,50 euro; 40,75 euro; 28,53 euro. TOTALE: 354,53 euro. 
  • 3a area professionale 1° livello. Nell’ordine: 193,32 euro; 77,33 euro; 38,66 euro; 27,06 euro. TOTALE: 336,37 euro. 
  • Area unificata (ex 1a e 2a area professionale). Nell’ordine: 174,79 euro; 69,92 euro; 34,96 euro; 24,47 euro. TOTALE: 304,14 euro. 

È previsto anche il pagamento una tantum degli arretrati per il periodo luglio-novembre del 2023. Anche in questo caso, gli importi variano a seconda dell’inquadramento: 1.679,60 euro per i QD4, 1.459 euro, per i QD3, 1.385,35 euro per i QD2, 1.320,35 euro per i QD1; 1.250 euro per il 4° livello della terza area professionale, 1.078,40 euro per il 3° livello, 1.018,75 euro per il 2° livello, 966,60 euro per il 1° livello; 873,95 euro per l’area unificata. 

Nuovo contratto bancari: riduzione dell’orario di lavoro 

Un’ulteriore modifica introdotta dal nuovo CCNL Bancari è la riduzione dell’orario di lavoro settimanale: dalle attuali 37,5 ore si passerà a 37 ore. Un taglio di trenta minuti che farà salire i bancari italiani al secondo posto nella classifica europea per il minor tempo trascorso sul posto di lavoro, alle spalle esclusivamente dei colleghi francesi (35,2 ore a settimana) e davanti ai pari ruolo di Spagna (37,5) e Germania (38,6), al di sotto della media europea pari a 37,7. Si tratta di circa quattro giornate lavorative in meno all’anno, la misura entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2024.  

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Il TFR nel nuovo contratto dei bancari 

Un’altra novità riguarda il TFR. Per quanto concerne il trattamento di fine rapporto, infatti, a partire dal 1° luglio 2023 è stata ripristinata la base di calcolo e sono state cancellate le “agevolazioni” concesse alle banche nel 2012 (poi in parte ridotte con il rinnovo del CCNL nel 2019). In questo modo i lavoratori del settore bancario potranno godere di un aumento rilevante della retribuzione differita. 

Altre misure previste dal nuovo contratto dei bancari   

  • Il numero delle ore per la formazione retribuita salirà da 8 a 13. 
  • Alle lavoratrici in stato di gravidanza a rischio viene riconosciuto il pieno trattamento economico (finora era previsto per cinque mesi). 
  • Ampliate le possibilità di ricorso al Fondo per l’occupazione da parte delle banche. L’importo riconosciuto dal Foc agli Istituti passa da 2.500 a 3.500 euro annui nel caso di assunzioni di giovani fino a 36 anni (alzato dai precedenti 32), persone con disabilità, disoccupati di lungo periodo, lavoratori in mobilità, cassaintegrati. Verranno ulteriormente agevolate le assunzioni nelle regioni del Sud grazie a un aumento dell’importo annuo erogato in favore delle banche, che sale da 3.500 euro a 4.500 euro più ulteriori 1.000 euro se la sede di lavoro coincide con la provincia di residenza. 
  • Per lo svolgimento di altre attività lavorative il lavoratore sarà tenuto a dare una semplice comunicazione al proprio datore e non ci sarà più bisogno dell’autorizzazione da parte della banca. 
  • Aumento del 50% dei giorni di assenza per malattia riconosciuti ai lavoratori affetti da disabilità grave (legge 104/92). 

La soluzione di Payroll Gi HR Services per le aziende del settore bancario 

Per ogni azienda, indipendentemente dal settore e tipo di business, è importante garantire una corretta gestione delle buste paga, che sono soggette ad adempimenti mensili e annuali in continuo mutamento, spesso dovuti anche a rinnovi dei CCNL di riferimento, come in questo caso.  

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