Come selezionare i giusti fornitori in tempi di carenza di manodopera 

In questo periodo storico, caratterizzato da rapidi e continui cambiamenti, le aziende stanno riscontrando difficoltà sempre più evidenti nel trovare fornitori e stabilire rapporti duraturi nel tempo.  

Questa criticità ha portato a definire una serie di nuovi processi di scelta caratterizzati da un maggior numero di controlli e di verifiche. Allo stesso tempo è aumentato il rischio di trovare partner poco affidabili e privi delle competenze di cui si ha bisogno. 

La carenza di manodopera qualificata tende a volte a mettere in secondo piano i processi di verifica riguardanti la due diligence e la conformità, favorendo appaltatori poco conformi e sicuri. 

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I fattori “payroll” da considerare nella scelta dei fornitori 

I processi di qualifica richiedono tempo e possono risultare dispendiosi in termini di costi, ma sono necessari per conoscere nel dettaglio le competenze e l’affidabilità di un fornitore. Mettere in atto meccanismi di controllo efficaci permette di avere una supervisione chiara, di reperire appaltatori conformi ed evitare di rispondere in solido, in quanto committente, per eventuali non-conformità ed illeciti.  

Da un punto di vista legato all’ambito dell’HR Administration, infatti, è fondamentale verificare che il fornitore (o potenziale), sia conforme e rispetti a pieno tutti gli oneri retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti. 

Fornitori e responsabilità solidale: panorama legale degli appalti   

Le organizzazioni si affidano ormai frequentemente a terzi tramite contratti in appalto. Questa pratica, sempre più strategica, è regolamentata dal Codice Civile Italiano (articoli 1655-1677) e dalla Legge Biagi del 2003, la quale, con l’insieme dei suoi articoli, ha lo scopo di “verificare il rispetto e la corrispondenza del contenuto di un contratto di lavoro alla legge e di ridurre il contenzioso del lavoro per il lavoro intermittente, lavoro ripartito, lavoro a tempo parziale, lavoro a progetto, di associazione in partecipazione”.  

Il Decreto Legislativo n. 276/2003, noto appunto come riforma Biagi, prevede che il committente imprenditore o datore di lavoro sia obbligato a corrispondere ai lavoratori trattamenti retributivi (comprese le quote di trattamento di fine rapporto), contributi previdenziali e premi assicurativi, dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto.  

Un appalto è quindi: 

  • Lecito: se il fine dell’esternalizzazione è quello di ottimizzare un processo aziendale affidandolo a terzi specializzati, con propria organizzazione di mezzi e personale, con assunzione totale del rischio di impresa. 
  • Illecito: se il mero fine è quello di utilizzare una risorsa altrui senza assumere gli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro subordinato, anche in termini di costi, e in elusione dei vincoli legali in materia di flessibilità. 

Il regime di responsabilità solidale, perciò, caratterizza tutti i soggetti coinvolti nella catena: committente, appaltatore, eventuale subappaltatore. Esso prevede, inoltre, che se il datore di lavoro non paga (appaltatore o subappaltatore), allora dovrà farlo chi si avvale della prestazione dei lavoratori impiegati nell’appalto (dunque il committente e/o il sub committente).  

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Come verificare le aziende appaltatrici? I servizi di Gi HR Services 

Le organizzazioni che intendono appaltare delle attività devono selezionare con cura i propri fornitori, avvalendosi di una struttura ben organizzata e composta da professionalità esperte e certificate. Questo è fondamentale per tutelarsi il più possibile da eventuali inadempienze o problematiche di varia natura che potrebbero insorgere nel tempo.  

La soluzione più sicura è quella di affidarsi ad un partner specializzato nella verifica e nei controlli necessari nei confronti delle aziende appaltatrici. Come esperti in materia payroll ed essendo un tema di grande attualità, molte aziende stanno correndo al riparo per evitare il rischio di illeciti, adottando il nostro servizio di controllo del rispetto degli oneri retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali da parte dei propri fornitori. 

La nostra soluzione di valutazione dei fornitori è utile a verificare questi ultimi e la natura dei rischi derivanti da una loro (eventuale) mancata osservanza degli obblighi di legge. Andiamo ad effettuare un controllo dal punto di vista contributivo, retributivo, assicurativo e fiscale degli adempimenti legati al singolo contratto di appalto, che il tuo fornitore è chiamato a rispettare. 

Ti restituiamo, quindi, un report dei controlli effettuati, con evidenza di eventuali anomalie riscontrate. Eviterai, così, di esporti a gravi conseguenze sanzionatorie e importanti danni di immagine nei confronti dei tuoi stakeholder, talvolta amplificate dai media. 

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