Qual è il costo aziendale per un dipendente? Le cifre per il datore di lavoro 

Quando un’azienda decide di assumere personale è solita porsi delle domande dal punto di vista economico. La più diffusa riguarda il costo di un dipendente per un’impresa: quanto bisogna effettivamente pagare per assicurarsi le prestazioni di una nuova figura professionale? Un quesito di non così immediata risoluzione, poiché diversi fattori incidono sulla cifra effettiva da investire. 

Nella categoria denominata “costi dei dipendenti” non è infatti presente soltanto la retribuzione stabilita dal contratto collettivo nazionale o accordata con il personale, ma vanno annoverati anche i contributi previdenziali e assicurativi, le quote per tredicesima, eventuale quattordicesima e trattamento di fine rapporto, senza dimenticarsi dei costi legati agli strumenti utilizzati per svolgere la prestazione lavorativa. 

Quanto costa un dipendente all’azienda? La prima voce: la RAL 

RAL è l’acronimo di retribuzione annua lorda. In busta paga viene definito come il totale delle competenze, ovvero tutti gli emolumenti dovuti al dipendente per la sua prestazione. La RAL si calcola moltiplicando la retribuzione lorda mensile per il numero di mensilità che spettano al lavoratore.

Tredicesima e quattordicesima: la retribuzione differita incide sui costi del personale 

Altre variabili che un’azienda deve prendere in considerazione al momento di nuove assunzioni sono le retribuzioni differite, le cosiddette tredicesima e quattordicesima. Sono buste paga aggiuntive rispetto alle dodici canoniche mensilità: la tredicesima viene accreditata in prossimità delle festività natalizie ed è prevista per legge per tutte le categorie di lavoratori, mentre la quattordicesima va pagata soltanto se lo prevede il CCNL della specifica categoria

Trattamento di fine rapporto: il TFR e i costi di un’impresa 

Il trattamento di fine rapporto è una somma che spetta al dipendente nel momento in cui il rapporto di lavoro cessa per cause legate a dimissioni, licenziamento, accordo consensuale. Si tratta di un importo che il datore di lavoro deve accantonare periodicamente e che poi deve versare al proprio collaboratore una volta che si concluderà il contratto.  

Il calcolo del TFR può essere effettuato facendo la somma, per ogni anno di servizio, della retribuzione utile (RAL) divisa per 13,5. Va precisato che la quota del trattamento di fine rapporto è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno e che con “mese intero” vengono definite le frazioni di mese superiori ai 14 giorni. 

Un’altra precisazione importante riguarda la rivalutazione del TFR. Per evitare che quelle somme di denaro perdano di valore d’acquisto, è previsto un tasso dell’1,5% in misura fissa e del 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi di consumo rilevato dall’Istat rispetto al dicembre dell’anno precedente. 

Quanto incidono i contributi previdenziali sul costo di un dipendente? 

Una parte dei contributi previdenziali viene pagata dal dipendente (è inserita nella voce della RAL e viene trattenuta direttamente in busta paga), ma la parte restante viene versata dal datore di lavoro. Normalmente gli oneri previdenziali e assicurativi per l’impresa ammontano circa al 31% del reddito annuo lordo del lavoratore. Questa quota non è visibile in busta paga, ma va tenuta in considerazione quando si calcola il costo aziendale di un dipendente. 

Calcolo del costo di un dipendente per un’azienda 

Le variabili che incidono sul costo di un dipendente sono dunque tre: RAL, TFR, contributi previdenziali e assicurativi. Possiamo effettuare una stima basandoci su un lavoratore che guadagna 2.000 euro lordi al mese: quanto viene effettivamente a costare per l’impresa in un anno? 

  • Retribuzione annua lorda (RAL). Il lordo mensile va moltiplicato per il numero di mensilità che gli competono, immaginiamone 14. 2.000 x 14 = 28.000 euro 
  • Trattamento di fine rapporto (TFR). La RAL deve essere divisa per 13,5. 28.000/13,5 = 2.074 euro 
  • Contributi previdenziali e assistenziali. Il 31% della RAL. (28.000/100) x 31 = 8.680 euro 

COSTO TOTALE ANNUO: 38.754 euro. Questa è la cifra che l’azienda deve investire per assicurarsi le prestazioni di quel lavoratore. Il dipendente riceverà un netto annuo di circa 21.300 euro. 

I servizi di Gi HR Services 

Gi HR Services è il riferimento per quelle aziende che ricercano un partner per l’amministrazione del personale in outsourcing e di un servizio di payroll outsourcing completo e integrato. Viene garantito anche un servizio di gestione presenze, occupandoci del processo di rilevazione delle presenze dei dipendenti, e di gestione delle note spese (dalle trasferte alla consuntivazione).  

I servizi di esternalizzazione offerti coniugano sistemi informativi di elaborazione buste paga e gestione delle risorse umane, per soddisfare le specifiche richieste di ogni cliente. Gi HR Services può aiutare i clienti ad essere sempre aggiornati sulle nuove normative e può supportarli nella loro applicazione. 

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